cambio destinazione d'uso


   

Cambio destinazione d'uso

La destinazione d’uso di un immobile rappresenta l’utilizzo che può essere residenziale, commerciale o industriale.

Se abbiamo la necessità di cambiare tale destinazione, ad esempio decidiamo di voler utilizzare un’immobile inizialmente con destinazione residenziale come attività commerciale, in quanto ad esempio avente una posizione fronte strada molto appetibile per il commercio, allora dobbiamo effettuare un cambio di destinazione d’uso.

La prima verifica da effettuare è quella di constatare se il P.R.G. o Piano Regolatore Generale prevede in quella zona la possibilità di poter cambiare destinazione d’uso, infatti a volte può accadere che il P.R.G. non preveda tale possibilità questo perché il Piano Regolatore è uno strumento di carattere programmatico la cui funzione è definire delle regole per cui ad esempio non sia possibile trasformare un immobile residenziale in industriale, evitando così di vedere l’insorgere di edifici industriali inquinanti nel mezzo di abitazioni. Le regolamentazioni del P.R.G. quindi devono prevedere la possibilità in quella zona di poter trasformare quell’unità immobiliare coerentemente con le indicazioni programmatiche.

Una volta accertata la possibilità di cambiare destinazione d’uso ci possono essere due possibilità, ovvero che tale cambio di destinazione sia solo formale oppure siano necessari anche interventi sull’immobile per adeguarlo concretamente alla nuova destinazione.

Ad esempio se abbiamo un’unità immobiliare residenziale che intendiamo trasformare in studio probabilmente non abbiamo necessità di fare dei lavori di adeguamento, se invece dobbiamo ricavare da una vecchia fabbrica degli appartamenti ovviamente andranno previsti dei lavori di adeguamento.

Non bisogna dimenticare il cosiddetto diritto terzi, ovvero se ad esempio siamo in un condominio dobbiamo verificare che nel regolamento condominiale non ci siano particolari prescrizioni che vietino specifiche destinazioni d’uso. Per questo prima di avviare una procedura urbanistica si dovrà preventivamente richiedere il parere dell’assemblea condominiale.

Generalmente l’intervento richiede, oltre i diritti tecnici e di segreteria, anche un contributo per gli oneri di urbanizzazione.

Una volta approvata e terminata la procedura urbanistica e gli eventuali lavori, bisognerà presentare la dichiarazione di variazione d’uso catastale presso l’Agenzia del Territorio competente.

Ultimo atto sarà poi quello di richiedere al Comune il Certificato di agibilità allegando tutte le documentazioni tra cui anche, dal 1 luglio 2009, il Certificato Energetico